Scuola primaria

Come avviene nell’Asilo Nido e nella Scuola dell’Infanzia, elemento focale è l’autonomia operosa dei bambini. I bambini non imparano soltanto ma costruiscono il loro sapere e la loro personalità attraverso l’esperienza e le relazioni nell’ambiente con le cose e con gli altri, ricevendo aiuto a “fare da sé”. La conoscenza è un punto di arrivo. I bambini stessi costruiscono i contenuti del loro sapere in un clima di ricerca che favorisce l’emergere di ipotesi di lavoro, di punti di vista differenti e, dunque, di confronto. Lo sviluppo degli interessi è la strategia obbligata per qualsiasi intento educativo. Il lavoro deve partire da una gratificazione interiore e i bambini devono sentirla intimamente per lavorare con la migliore disposizione e la maggiore intensità possibile per la loro età

“Il compito dell’insegnante non è né piccolo né facile. Egli deve preparare una grande quantità di conoscenze per saziare la fame intellettuale del bambino e, a differenza dell’insegnante normale, non dispone di un programma limitato in cui è fissata la quantità esatta che di ogni materia deve essere impartita in un dato periodo di tempo e che non deve essere superata in ogni caso.”

Il compito dell’insegnante non è quello di travasare sapere, ma piuttosto quello di mettere il bambino in relazione con il ricchissimo materiale scientifico che contraddistingue la scuola ad indirizzo montessoriano.

La divisione curricolare delle discipline, vigente nell’attuale sistema scolastico, può essere assunta dagli insegnanti montessoriani come suddivisione dei compiti a livello organizzativo, mai però a livello operativo, funzionale e appunto disciplinare. L’assegnazione degli ambiti ai componenti del team-docenti aviene al solo scopo di curare con attenzione il materiale ed il suo utilizzo, di realizzare materiale nuovo con riferimento all’ambito prescelto, nonchè di organizzare gli spazi di lavoro e di ricerca. In questo modo, il lavoro dei bambini non viene condizionato così possono proseguire liberamente nello svolgimento delle proprie attività, senza dipendere dalla presenza e dal “ruolo disciplinare” del singolo insegnante.

Le attività didattiche vengono strutturate in modo tale che i bambini possano svolgere individualmente il loro lavoro, seguendo inconsciamente dei veri “diagrammi di flusso” dove il controllo dell’errore non risiede nella supervisione dell’adulto ma scaturisce dall’azione.
L’apprendimento di ogni alunno è guidato dal materiale ed è il materiale stesso che rivela ai bambini gli errori commessi. Questo requisito rende possibile la verifica immediata della risposta e consente ai bambini di apprendere, controllando la propria attività e correggendo immediatamente le risposte errate. Le verifiche degli insegnanti sull’attività dell’alunno vertono principalmente sull’osservazione, con rari e delicati interventi diretti. È da qui che scaturisce il quadro di valutazione.

L’esperienza in classe diviene così scevra di costrizioni, in quanto libertà di movimento e di scelta di lavoro permettono di sperimentare e scoprire nuove possibilità di conoscenza. Questa organizzazione del lavoro e del materiale consente agli alunni di lavorare singolarmente, a coppie o a piccoli gruppi, mentre l’insegnante può individualizzare il percorso per consentire ad ognuno di esprimerei al meglio delle proprie capacità, nel pieno rispetto del ritmo di apprendimento individuale.

Le scuole montessoriane da sempre mettono in pratica le indicazioni della loro fondatrice, abolendo praticamente del tutto l’uso di premi e punizioni. Premi e punizioni, anziché favorire la concentrazione dei bambini su ciò che fanno, li danneggiano. La pedagogia montessoriana è una pedagogia dello sforzo volontario e della concentrazione basata sulla convinzione che, contrariamente a quanto si ammette comunemente, i bambini siano in grado di sostenere sforzi anche molto intensi e prolungati in condizioni favorevoli.

“I nostri risultati si collegano a due fattori raggiunti praticamente: cioè una adatta organizzazione di lavoro nell’ambiente ed una corretta libertà di azione dell’individuo. La libertà senza organizzazione di lavoro sarebbe inutile. L’organizzazione del lavoro, perciò, è la pietra miliare di questa nuova struttura, ma anche questa organizzazione sarebbe vana senza la libertà di usarla.”

Ricettività scuola primaria

La ricettività della nostra scuola primaria paritaria bilingue e’ cosi’ strutturata

  • numeri: massimo 30 bimbi tra i 6 e gli 11 anni
  • orari: lun-ven 8.00-13.10, mar-gio orario prolungato fino alle 16.10
  • frequenza: obbligatoria inclusi i 2 pranzi
  • possibile frequenza stagionale invernale (minimo 6 mesi continuativi)

Il modulo di iscrizione (link) e’ scaricabile dalla pagina Files